Sconto in fattura e cessione del credito: nuove modalità da gennaio 2022

 

Come noto il decreto rilancio del 2020 ha introdotto la possibilità di cessione del credito (e relativo sconto in fattura), ciò ha permesso di attivare dei meccanismi particolarmente interessanti per l’efficientamento energetico del nostro parco edilizio.

Lo sconto in fattura garantisce l’abbattimento del costo dei lavori direttamente sulla fattura a fronte di uno sconto effettuato direttamente dalla ditta fino a un importo non superiore al costo stesso dei lavori, cioè fino all’importo massimo corrispondente al bonus di cui si vuole usufruire.

Invece, la cessione del credito comporta la cessione vera e propria della detrazione fiscale da parte del soggetto contribuente, verso un ente terzo, in cambio del rimborso monetario fino a un importo massimo corrispondente alla somma che altrimenti verrebbe detratto.

Il meccanismo in atto da anni, per alcune tipologie di interventi, con il decreto rilancio è stato esteso a taluni dei bonus minori inserendo l’importante novità di poter cedere il credito direttamente agli istituti di credito.

L’interesse prodotto da questi meccanismi ha generato anche la crescita di attività fraudolente sulle quali l’Agenzia delle Entrate è dovuta intervenire per eliminare, o comunque limitare, la generazione di crediti fittizi varando uno specifico decreto “Decreto Antifrode” che a novembre 2021 ha ristabilito le regole del gioco introducendo un’asseverazione sulla congruità delle spese ed un visto di conformità redatto da un professionista a tutela dell’intera operazione.

Con pubblicazione della legge di Bilancio 2022 è arrivata la tanto attesa proroga delle opzioni per lo sconto in fattura e la cessione del credito per tutti i bonus edilizi e non solo per il 110%, inoltre sono riviste le modalità sui controlli introdotti dal decreto antifrode che esonera alcuni interventi minori di taluni adempimenti, ma che comunque sancisce sempre rigide modalità di controllo.

In particolare l’asseverazione della congruità delle spese e visto di conformità rimangono qualora sia scelta l’opzione della cessione del credito e dello sconto in fattura, ma ne sono esonerati:

·         Lavori in edilizia libera;

·         interventi con importo lavori complessivo inferiore a 10'000 euro ad eccezione del Bonus Facciate

L’introduzione di queste misure va a tutela delle casse dello stato, ma al tempo stesso a tutela del committente perché ogni intervento che gli verrà proposto dal tecnico o dall’impresa dovrà essere accompagnato da una dichiarazione che tutela la realizzazione dei lavori garantendone l’oggettiva sostenibilità, anche a fronte di un successivo controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Al riguardo preme sottolineare che a livello nazionale i lavori in edilizia libera sono individuati dall’art. 6 del DPR n.380/2001 (di cui riportiamo un estratto):

a) gli interventi di manutenzione ordinaria

a-bis) gli interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 Kw;

b) gli interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di ascensori esterni, ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio;

[…]

e-quater) i pannelli solari, fotovoltaici, a servizio degli edifici, posti su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici o collocati a terra in adiacenza, da realizzare al di fuori della zona A) di cui al D.M n.1444/68

Nello specifico il D.M. 2 marzo 2018 classifica come interventi in edilizia libera (e manutenzione ordinaria):

·         Riparazione, sostituzione, rinnovamento su opere di lattoneria (es. grondaie, tubi, pluviali) e impianto di scarico

·         Riparazione, sostituzione, rinnovamento, realizzazione finalizzata all’integrazione impiantistica e messa a norma Comignolo o terminale a tetto di impianti di estrazione fumi

·         Riparazione, integrazione, efficientamento, rinnovamento, compreso il tratto fino all’allacciamento alla rete pubblica e/o messa a norma Impianto per la distribuzione e l’utilizzazione di gas.

·         Installazione, adeguamento, integrazione, efficientamento (comprese le opere correlate di canalizzazione) e/o messa a norma Impianto di climatizzazione.

·         Riparazione, adeguamento, integrazione, efficientamento (comprese le opere correlate di canalizzazione) e/o messa a norma Impianto di estrazione fumi.

Lo scopo di aver riportato una sintesi dei testi normativi è quello di evidenziare come uno stesso intervento classificato in edilizia libera - manutenzione ordinaria, quale la sostituzione del generatore, non sia soggetto ad asseverazione della congruità delle spese e visto di conformità se inquadrato come Ecobonus, ma come potrebbe ricadere in suddetti obblighi qualora fosse inserito in una detrazione fiscale di Bonus Casa con cessione del credito.