Slitta l’obbligo delle fonti rinnovabili per nuovi edifici e ristrutturazioni

 

 

Con il “decreto milleproroghe” pubblicato in gazzetta ufficiale il 30 dicembre 2016 è stata prorogata la scadenza, nel caso di edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, di progettare e realizzare impianti di produzione di energia termica in modo da coprire il 50% della consumo di energia da impianti alimentati da fonti rinnovabili.

L’obbligo del ricorso a energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili è previsto nell’allegato 3 del decreto del 3 marso 2011 n.28. Obbligo che ha introdotto importanti novità in ambito di progettazione di nuovi impianti, imponendo anche il ricorso a tecnologie impiantistiche e di coibentazione fino a qualche anno fa non presi in considerazione.

L’applicazione, come previsto nel decreto, è stata progressiva e con il 2017 si sarebbe dovuto arrivare a regime raggiungendo una percentuale molto importante di energia rinnovabile all’interno dei nostri impianti termici per il riscaldamento e raffrescamento, limitando enormemente le soluzioni progettuali a vantaggio di una migliore gestione e sfruttamento dell’energia.

Nonostante la progressiva applicazione i tempi si sono dimostrati stretti, ed è stato ritenuto opportuno, nel decreto “milleproroghe 2017” posticipare di un altro anno il termine previsto, probabilmente complice anche la situazione economica-edilizia in cui verte il nostro paese.

Riassumendo:
Nel caso di edifici nuovi o edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti devono essere soddisfatte le seguenti percentuali di energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili:


35 % quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017;
50 % quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è rilasciato dal 1° gennaio 2018.


Per rendere completo il quadro sarebbe doveroso ricordare che una proroga simile fu proposta in un emendamento nel decreto “milleproroghe” del 2013, ma non diventò mai legge. In questo caso non  riteniamo che si verifichi nuovamente questa situazione.